12.8.06

Testimoni del Tempo

TESTIMONI DEL TEMPO (Piazze 25 10 93)





La solitudine e il rumor del fuoco

sono i soli a farmi compagnia

mentre la brace a poco a poco

si esaurisce come il tempo che va via


il sole all’orizzonte

già da molto si è nascosto

e la luna da sopra il monte

ha ormai preso il suo posto


e di questa lunga giornata

che è passata troppo in fretta

solo l’essenza mi è restata

e la notte che ancor mi aspetta


le scintille evanescenti stan danzando

tra i pochi resti della brace

e il mio spirito sta provando

un innato senso di pace


mi domando che ne è stato

e di cosa ne sarà

di tutto il tempo che è passato

e di quel che passerà


mi chiedo quanti anni ho

ma quelli che ho li ho già passati

e solo quelli che vivrò

sono gli unici che mi son restati


ogni cosa che noi facciamo

è destinata a scomparire

e ogni ideale a cui ci leghiamo

assieme a noi dovrà perire


perciò noi esseri di tutte le nazioni

di qualsiasi sia l’età

non siamo altro che testimoni

di un inesorabile tempo che va



CHICHIBBIO





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10.8.06

Hibakusha






HIBAKUSHA







Dal cielo arrivati

come l’acqua che piove

nel grembo portati

da due DC Nove


Quel “piccolo ragazzo” e quel “uomo grasso

vi hanno segnato per sempre la sorte

quando il cielo ha raggiunto il collasso

e nei vostri occhi si è fissata la morte


In quei giorni d’estate

vi hanno trasformati

in carni lacerate

e vestiti bruciati


l’abbagliante lampo

in un attimo eterno

non vi ha dato scampo

anticipando l’inferno


con i pensieri confusi

vagando dispersi

fra morti e contusi

dalle macerie emersi


sognando ambulanze

che non eran presenti

cercando speranze

cercando parenti


vittime innocenti

dell’umana pazzia

attimi conseguenti

di un assurda follia


quel grande delitto

che ancora fa male

vi ha rubato il diritto

ad una vita normale

Chichibbio







Hibakusha: sono coloro che sopravvissero al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, in Giappone

l termine significa letteralmente "sopravvissuto" anche se in giapponese suona come: "persona affetta dall'esplosione".

DC Nove: ( DC9 ) è il modello dell'aereo che volò su Hiroshima e su Nagasaki

Piccolo ragazzo: (Little Boy) Nome della bomba atomica che fu sganciata su Hiroshima

Uomo grasso: (Fat man) nome della bomba che venne sganciata su Nagasaki



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6.8.06

BORLOTTO INCOMPRESO



BORLOTTO INCOMPRESO


Apri le orecchie

e sta ad ascoltare

non le solite storie vecchie

ma una in particolare


se l’ascolti di sera

puoi rimaner con il fiato sospeso

perché questa è la storia vera

di un “borlotto incompreso”:


In un tempo lontano

quando le sorgenti eran pure

vi era un campo di grano

fra le infinite pianure


lo potevi ammirare

dal monte incantato

e ti pareva di guardare

un campo dorato


e fu in quel campo dorato

che un dì cadde al suolo

forse dal vento portato

uno strano fagiolo


in quella fertile terra

ben presto sbocciò

e quel clima da serra

a crescere lo aiutò


ma il suo aspetto non era

come quello del grano

senza la “dorata criniera”

lui si sentiva strano


si sentiva diverso

dagli altri incompreso

si trovava disperso

e da tutto indifeso


col tempo le piante di grano

lo avevano isolato

se lo tenevan lontano

come se fosse impestato


e fu così che un giorno

l’incompreso “fagiolo borlotto”

si levò di torno

cadendo di botto


solo allora le piante di grano

guardandolo inerte e disteso al suolo

capiron che non era poi così strano

ma che era “soltanto un fagiolo”


Con la sua morte è finita

anche questa storia anormale

e per chi non l’ha capita

ora spiego la morale


siamo noi le piante di grano

e uccidiamo con la nostra indifferenza

chiunque consideriamo “strano”

isolandolo nella sua sofferenza


e non riusciamo a capire

chi si toglie la vita

preferendo morire

e così farla finita


io ti dico una cosa sola

e ricordala anche se ammetter non vuoi

quel fagiolo con l’acqua alla gola”

infondo in fondo.....ce lo abbiamo messo noi”!

CHICHIBBIO....




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5.8.06

Senza Parole


























Chichibbio





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REQUIEM (e così sia)

REQUIEM (e così sia)






Già dal titolo eloquente

una cosa risulta chiara

ed il gusto che si sente

è di preghiera amara


poichè so già che il mio destino

con il sorriso un po’ beffardo

ha preparato sul mio cammino

lo striscione del traguardo


è solo con ipocrisia infinita

che chiederei ancora giorni al creatore

mi ha concesso già una vita

più lunga di Nostro Signore


credetemi non sono in grado

di discernere due sorti ingrate

la mia di me che me ne vado

e la vostra di voi che ancor restate


credo voi possiate capire

e perdonare la vanità

se spero tanto di morire

con un po’ di dignità


quando poi sarò disteso

sopra quella coperta chiara

con in parte un cero acceso

a compagnia della mia bara


non dite in giro “lui è morto”

non dite in giro “è mancato”

no non fatemi questo torto

dite solo “se n’è andato”


dite ai tanti di non parlare

ipocritamente bene di me

ma piuttosto di perdonare

tutti quanti i miei perché


esprimano chiaro le impressioni

questa vita è solo un promo

tante erano le tentazioni

ed io............ soltanto un uomo


per cui come tale tornerò

alla terra dove fui tratto

e a chi resta lascerò

in ricordo ciò che ho fatto


non pretendo che chi rimane

condivida appieno le mie idee

io ne ho fatte di cose strane

ho avuto alte e basse maree


ma le scelte anche sbagliate

io le ho prese con onore

non mi sono state dettate

ho scelto da solo il mio colore


mi sono saputo ruzzolare

in questa effimera vita

senza mai voler strafare

e senza fare il parassita


se sono stato un buon marito

se sono stato buon genitore

hanno un merito infinito

quelli che mi han dato il loro amore


quando il tempo mio sarà finito

me ne dovrò proprio andare

dove ben non ho capito

ma non lo posso evitare


a novembre ci rivedremo

negli appuntamenti fissi

ed in molti noi saremo

fra lastre e crocifissi


verseranno lacrime gli schiavi

degli inutili complessi

mentre sarò come agli altri avi

là nel campo dei cipressi




Chichibbio




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4.8.06

Metamorfosi


Metamorfosi






Creatore del tutto

Ascolta la Mia Preghiera


Non esaudirla se Ti appare ingrata

Ma per favore…

quantomeno Ascoltala


non permetterle altrimenti

di subir la conseguente

metamorfosi


che trasforma

le mie parole

un effimero ed insulso

suono cacofonico


disperso nel vento

disciolto nel nulla




Chichibbio




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3.8.06

LACRIME INNOCENTI


LACRIME INNOCENTI





Dove la morale ha i suoi confini

nell’ignoranza degli ingrati

là vi è il mondo di tutti i bambini

morti prima di essere nati


fuori dai margini dell’universo

dove può arrivare solo la coscienza

quel piccolo mondo ormai si è perso

forse a causa della scienza


lei che si permette di modificare

tutte le leggi dell’esistenza

non solo per poterla migliorare

ma anche per distruggerne l’essenza


e a chi crede che non sia reato

intervenire su un picciolo destino

io chiedo se non ha mai guardato

in fondo agli occhi di un bambino


e se ogni giorno che fa vento

si fermasse ad ascoltare

sentirebbe il lamento

di ogni bimbo che non può parlare


e non lagnarti se sta piovendo

la pioggia cade dove vuole

ma sappi che in quel mondo stan piangendo

perché non hanno mai visto il sole



CHICHIBBIO



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2.8.06

IL SALE DELLA VITA

IL SALE DELLA VITA



Ho sentito di me ridere i loro pensieri
solo perché ero seduto in un prato
e si ritenevano uomini veri
loro che hanno un più lungo passato

loro che non l’anno ancora capita
che camminano solo per inerzia di moto
e che non stanno vivendo la vita
ma che la stanno solo riempiendo di vuoto

si son fatti amici della frenesia
credono solo ai soldi e al lavoro
ma quando di qui andranno via
niente di ciò porteranno con loro

e io dal prato beffardo ridevo
perché loro non mi credevan normale
ma in quel prato intanto vivevo
e della vita ne gustavo il sale

provavo un piacere infinito
mentre quel verde parlava con me
e questo il prato l’aveva capito
eppure lui non rideva di me

non mi spiava di nascosto
ma al contrario si lasciava ammirare
e sembrava al contempo disposto
in ogni cosa volermi aiutare

lui era li a mia disposizione
spettava a me capirne il motivo
lui voleva solo la mia comprensione
voleva solo che mi sentissi vivo

chiedeva solo che gli stessi a parlare
e mi implorava di dargli del “ te”
voleva che imparassi a imparare
quel che di lui era dentro di me

mi parlava col vento
mi parlava coi fiori
mi rendeva contento
sia dentro che fuori

tutti gli altri non capivano
la mia serenità
forse mi invidiavano
poiché chi non prova non sa

e dal prato ridevo
di chi non mi credeva normale
ma intanto della vita
io ne gustavo il sale

CHICHIBBIO




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Il Poeta


Il Poeta





Porta sempre

La Sua Croce

Con il Sorriso sulle labbra


Componendo

E

Vivendo

la più bella Poesia

Di tutti i Tempi:

La Sua Vita



Chichibbio






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1.8.06

SCEGLI LA TUA STRADA E VA

SCEGLI LA TUA STRADA E VA





Passa il tempo su di noi

ma nessuno mai lo invita

soffia il vento anche se non vuoi

e gira le pagine della vita


cambieran le storie

cambieran gli eroi

ci saran sconfitte e glorie

ma per protagonisti sempre noi


ci son sempre dei forse

ci son sempre dei se

ci son soste e rincorse

ma à decidere sempre te


ad ogni incrocio devi decidere

da che parte vuoi andare

ma in fretta perché devi procedere

senza mai poterti voltare


e ti può restare il dubbio eterno

di una scelta fatta all’improvviso

che ti può rendere la vita un inferno

o trasformarla in paradiso


però sai che comunque vada

ormai è inutile recriminare

e ti ritrovi davanti un’altra strada

un altro incrocio da affrontare

e in quei momenti un po' più scuri

quando la strada più non vedi

non aver timor dei muri

spariranno se ci credi


devi essere convinto

che ogni sbaglio ti è servito

a rafforzare il tuo istinto

ed ad affrontare l’infinito


perciò non fermarti comunque vada

correggiti e prova à continuare

perché hai davanti un’altra strada

e un altro sbaglio da poter fare


e ricordati che comunque vada

è sempre meglio continuare

perché avrai davanti un’altra strada

e un’altra storia da raccontare



CHICHIBBIO




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Lacrime Celesti

LACRIME CELESTI




Piove da giorni sopra ogni cosa

la pioggia scende e non si ferma mai

la tristezza è con lei come lo sposo e la sposa

come la sfortuna è con i guai


è quella tristezza

che ti fa un po’ pensare

a certi sogni che non si avverano mai

che lasciano in bocca non poca amarezza

ma come scacciarla tu non lo sai


ti tornano in mente episodi passati

pensi ai forse e pensi ai se

a certi amori mai raccontati

a quei segreti che moriranno con te


e mentre pensi la pioggia scende

sembra che piova anche dentro di te

è quell’angoscia che ti sorprende

quella che il sole porterà con se


intanto un invero di nuovo è passato

ma l’anno prossimo ritornerà

e per bello o brutto sia stato

la primavera lo seguirà


ora non mi sento più triste e mi guardo intorno

la pioggia insistente ora è finita

ringrazio la pioggia che in questo giorno

con il verde dei prati ha riportato la vita




Chichibbio





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