IL SALE DELLA VITA
Ho sentito di me ridere i loro pensieri
solo perché ero seduto in un prato
e si ritenevano uomini veri
loro che hanno un più lungo passato
loro che non l’anno ancora capita
che camminano solo per inerzia di moto
e che non stanno vivendo la vita
ma che la stanno solo riempiendo di vuoto
si son fatti amici della frenesia
credono solo ai soldi e al lavoro
ma quando di qui andranno via
niente di ciò porteranno con loro
e io dal prato beffardo ridevo
perché loro non mi credevan normale
ma in quel prato intanto vivevo
e della vita ne gustavo il sale
provavo un piacere infinito
mentre quel verde parlava con me
e questo il prato l’aveva capito
eppure lui non rideva di me
non mi spiava di nascosto
ma al contrario si lasciava ammirare
e sembrava al contempo disposto
in ogni cosa volermi aiutare
lui era li a mia disposizione
spettava a me capirne il motivo
lui voleva solo la mia comprensione
voleva solo che mi sentissi vivo
chiedeva solo che gli stessi a parlare
e mi implorava di dargli del “ te”
voleva che imparassi a imparare
quel che di lui era dentro di me
mi parlava col vento
mi parlava coi fiori
mi rendeva contento
sia dentro che fuori
tutti gli altri non capivano
la mia serenità
forse mi invidiavano
poiché chi non prova non sa
e dal prato ridevo
di chi non mi credeva normale
ma intanto della vita
io ne gustavo il sale
CHICHIBBIO
Ho sentito di me ridere i loro pensieri
solo perché ero seduto in un prato
e si ritenevano uomini veri
loro che hanno un più lungo passato
loro che non l’anno ancora capita
che camminano solo per inerzia di moto
e che non stanno vivendo la vita
ma che la stanno solo riempiendo di vuoto
si son fatti amici della frenesia
credono solo ai soldi e al lavoro
ma quando di qui andranno via
niente di ciò porteranno con loro
e io dal prato beffardo ridevo
perché loro non mi credevan normale
ma in quel prato intanto vivevo
e della vita ne gustavo il sale
provavo un piacere infinito
mentre quel verde parlava con me
e questo il prato l’aveva capito
eppure lui non rideva di me
non mi spiava di nascosto
ma al contrario si lasciava ammirare
e sembrava al contempo disposto
in ogni cosa volermi aiutare
lui era li a mia disposizione
spettava a me capirne il motivo
lui voleva solo la mia comprensione
voleva solo che mi sentissi vivo
chiedeva solo che gli stessi a parlare
e mi implorava di dargli del “ te”
voleva che imparassi a imparare
quel che di lui era dentro di me
mi parlava col vento
mi parlava coi fiori
mi rendeva contento
sia dentro che fuori
tutti gli altri non capivano
la mia serenità
forse mi invidiavano
poiché chi non prova non sa
e dal prato ridevo
di chi non mi credeva normale
ma intanto della vita
io ne gustavo il sale
CHICHIBBIO
Questa e altre poesie, sul libro
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